Arena_articolo_2.2.2022

La reazione emotiva nell’ambito della recitazione: l’importanza del Repetition Game

Repetition Game: a cosa serve la tecnica della reazione emotiva di Sanford Meisner

La reazione emotiva, il rendere credibile il personaggio, attribuendo a quest’ultimo connotazioni non solo fisiche ma anche caratteriali ed emotive, è l’obiettivo del lavoro di ogni attore. 

Che sia una scena teatrale o uno schermo televisivo, il personaggio deve vivere, deve apparire allo spettatore come reale ed esistente, con una propria onestà identitaria. 

Per raggiungere questo traguardo della reazione emotiva l’attore deve fare un percorso di studio e di applicazione sul ruolo, con periodi più o meno lunghi di immedesimazione.

Fare ricerca, partendo da principi ben definiti 

Vi parliamo di ricerca perché questa parola è l’esatto contrario di “andare a caso”: è vero che gli impulsi sono il motore principale della recitazione, ma ciò avviene se e solo se sono in grado di provocare non tanto un’azione ma una reazione emotiva. 

Le emozioni sono l’essenza di questo mondo: esse nascono in risposta ad uno stimolo che non deve partire da noi se si tratta appunto di una reazione emotiva. Se ci convincessimo di provare delle emozioni autentiche per qualcosa che è partito da noi saremmo degli illusi. 

Ricominciare daccapo e imparare come reagire a qualcosa che accade

È proprio qui che interviene il Repetition Game, la tecnica inventata da Sanford Meisner, attore, insegnante e direttore artistico statunitense.

Meisner è noto soprattutto per il suo metodo d’insegnamento nella recitazione, tra i più stimati e utilizzati non solo negli USA. 

L’esercizio della ripetizione interviene in questo modo: se io ripeto ciò che sento e il mio compagno farà lo stesso, senza aggiungere o togliere nulla, reagendo momento per momento a ciò che accade nel qui e ora, allora imparerò a non usare più la mente.

Nel vivo del Repetition Game 

Due attori, dunque, si siedono uno di fronte all’altro e rispondono l’uno all’altra usando una frase ripetuta.

Questa frase deve riguardare il comportamento reciproco e deve riflettere in qualche modo ciò che sta accadendo tra loro in quello specifico momento. 

La modalità in cui la frase verrà ripetuta corrisponde al comportamento che ciascun attore produce verso l’altro.

Ciò consente all’attore di smettere di pensare a cosa dire e fare, rispondendo in modo più libero e spontaneo, non solo verbalmente ma anche fisicamente. 

Così facendo il modo in cui parla l’attore diventa coordinato con la sua risposta comportamentale.

L’obiettivo della tecnica di Meisner è che l’attore esca dalla sua testa, comportandosi istintivamente con l’ambiente circostante. 

La nostra proposta formativa

L’esercizio della ripetizione è dunque di fondamentale importanza nel mestiere dell’attore: consente a quest’ultimo di rendere “insignificanti” le parole rispetto all’emozione sottostante alle stesse. 

L’attore, insomma, deve avere una maggiore attenzione rispetto ai pensieri e sentimenti interni associati al personaggio che deve interpretare. 

Per questo abbiamo dedicato al Repetition Game un interno workshop formativo, che si svolgerà nei giorni 4, 5 e 6 febbraio: una full immersion di ben 16 ore dedicata all’argomento.

Nel vivo del workshop 

Il corso è diretto da Ettore Nigroprotagonista di serie tv di successo come “Il Commissario Ricciardi”, “Gomorra 5”, “Un posto al sole”, ecc. 

Il workshop è rivolto ad attori in formazione a partire dai 16 anni e che abbiano almeno un anno di studio pregresso di recitazione teatrale e/o cinematografica.

Ci sono ancora pochissimi posti disponibili: per info e dettagli contattateci nei messaggi privati di Facebook e Instagram oppure scrivete una mail a info@accademiarena.it.

Vi aspettiamo numerosi!!! 

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