Abbiamo puntato su un corpo docenti stabile, unito, impegnato ogni giorno a migliorare il nostro progetto formativo. Sono insegnanti altamente qualificati, provenienti dalle più importanti scuole di cinema e teatro sia nazionali che internazionali, o comunque attori e registi già affermati. Grazie alla loro collaborazione abbiamo messo a punto una didattica basata sulla circolarità, con lezioni collaborative ed attive, a prescindere dal corso che sceglierai. I nostri docenti ti guideranno attraverso un percorso sfaccettato ed appassionante al tempo stesso, che approda nei saggi spettacolo di fine anno, un momento davvero importante non solo per mettersi alla prova ma anche per sperimentare sul campo quanto appreso durante l’anno. La loro intensa e appassionata attività educativa, oltre che di formazione, rende Arena una realtà preziosa e unica nel suo genere, un posto speciale dove vivere e condividere.
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I DOCENTI
Daniela Mancini
Daniela Mancini, attrice, drammaturga, regista teatrale, performer di mimo teatro-danza, formatrice in tali ambiti e direttrice artistica. Attualmente cura laboratori di formazione e spettacoli di teatro storico-itinerante oltre che la direzione artistica presso il Bosco e la Reggia di Portici. Cura la direzione artistica dei laboratori e degli spazi museali presso il Palazzo dello Spagnolo sito a Via Vergini Napoli.
Docente di espressivitā corporea presso l’ Accademia di Cinema BdS (Studio Emme), Napoli.
FORMAZIONE:
Inizia la sua formazione artisitca all’etā di sette anni attraverso studi di danza classica presso le arti coreografiche di Claudio Montefusco, poi proseguirā la sua crescita professionale attraverso altre discipline di formmazione: recitazione, mimo, teatro-danza, regia e studi di scrittura scnica e drammaturgica. La poesia e il corpo emotivo diventano essenziali per esprimere il suo modo di intendere il teatro. Determinanti nel suo percorso sono stati alcuni maestri quali: Lucio Colle, Umberto Serra, Carlo Cerciello, Gilles Coullett (mimo-danzatore) Yves Lebreton (Mimo-Clown), Jutith Malina (Living Theatre), Emma Cianchi (danzatrice), Anna Redi ( maestra di teatro-danza), Richy Bonavita, e Theodore Rawiller (Danzatori e docenti di danza contemporanea all’ Accademia delle Arti Coreografiche di Roma), Enzo Moscato (drammaturgo), Peppe Di Gennaro (Maestro di Tango Argentino). Fondamentale per una sua evoluzione sono stati l’incontro con il danzatore Masuki Iwana ( maestro di danza buto) e con le danzatrici del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch: Beatrice Libonati e Nina Dipla. E con questi ultimi che svilupperā una sua poetica artistica.
DOCENZE:
Inizia i suoi primi laboratori di docenza teatrale nel 1998 a Napoli e poi a Portici. A Portici il laboratorio di “La forma e il Caos” rivolto essenzialmente ai giovani e ai disabili del “Miglio d’ Oro”. Effettuerā anche corsi di formazione teatrale per gli allievi dell’Istituto Turistico “Thilgher”, allestendo con loro una serie di spettacoli-saggio che nascono dall’attento studio della parola emotiva con quella del racconto inteso anche come corpo. Alcuni dei lavori realizzati: “Il filo d’Arianna”, “Le castigate”, “Confessione di quartiere: le voci inascoltate”, “Verso Creator Vesus”, un percorso di teatro itinerante sul tema “Miti e Leggende” del Miglio d’Oro, in cui verrā anche realizzato un corto cinematografico, oltre che un progetto di innovazione turistica “Teatro e Turismo” coordinato dal professore di Economia Turistica Rosario Liguoro. Effettuerā anche laboratori scolastici con l’ Istituto Alberghiero IPS “Vincenzo Telese” di Ischia con cui verrā realizzato nel 2012 uno spettacolo di teatro itinerante con le musiche di Lorenzo Hengeller basato su tre temi diversi. Tale spettacolo č stato realizzato in quattro comuni: Barano, Forio, Lacco Ameno e Ischia Porto, per il progetto di “Carnevale nell’Isola”. Titoli delle performances teatrali: “I trasformisti” un lavoro di mimo-clownerie, “Storia di Tanghi” incentrato sul linguaggio della guapperia di quartiene e amori ischitani, “I Pulcinelli” ispirato alla grande famiglia dei Tiepolo. Quest’ultimo lavoro parteciperā a due concorsi teatrali vincendo per la rassegna Teatro Scuola presso il festival “Pulcinellamente” la migliore proposta nazionale, e nel Cilentano la migliore coreografia, pių la vincita di una produzione teatrale in Toscana.
Nel 2005 ha tenuto come docente di espressione corporea il corso regionale di “Figuranti dello spettacolo” organizzato dall’ Ente di formazione “Nova Spes” con la realizzazione di uno spettacolo finale.
Nel 2005-2006 assume il ruolo di docente in un corso di formazione regionale per “Animatore sociale” con la realizzazione di uno spettacolo finale organizzato sempre dall’ente di formazione “Nova Spes”.
Dal 2006 al 2007 svolge il ruolo di docente di teatro-movimento e mimo in un corso di formazione regionale per “Operatore dello spettacolo, Musical e Avanspettacolo” organizzato dall’ente di formazione “Nova Spes” con la realizzazione di uno spettacolo finale.
Nel 2006 cura il movimento scenico di 20 bambini per uno spettacolo teatrale patrocinato dal Teatro Diana di Napoli per un’idea artistica di Ornella Della Libera.
Dal 2007 ha tenuto laboratori e stages di formazione teatrale basati sul corpo emotivo e la parola del corpo presso: la cooperativa Solot di Benevento; il teatro “Mio” di Vico Equense”
Nel 2008 tiene uno stage di formazione per le modelle di Moda Mare Maratea, con cui realizzerā anche la regia della sfilata con la direzione musicale di Laura Valente (seconda cantante dei Mattia Bazar).
Nel 2009-2010 tiene stages con esami finali per l’associazione “Briciole di Stelle” diretta da Piera Violante
Nel 2010 cura le mimografie sceniche di uno spettacolo teatrale per la regia di Angela Sales presso il teatro Il Primo.
Dal 2007 al 2010 cura il lavoro di teatranti di strada dei “Quinti Clown”, in Kermesse di teatro di strada presso Via Leonardo da Vinci (Portici) durante le domeniche ecologiche.
Nel 2011 svolge uno stage sulle tecniche del corpo in scena e sulle tecniche di mimo-clown per conto dell’associazione “Il Colibrė” diretta da Antonio Iavazzo.
Nel 2012 e 2013 č docente di “Oltre la parola” un corso incentrato sulle dinamiche del corpo attraverso le tecniche di mimo e teatro-danza presso la scuola di teatro di Piedimonte Matese gestita dal “Centro musicale Proarte”.
Nel 2013 tiene corsi di gioco-teatro e espressivitā corporea presso la scuola elementare S.Antimo di Caserta
Nel 2014-2015 docente di teatro-danza presso la scuola “il Pendolo” con sedi a Capua e a Caserta.
Nel 2015 ha tenuto con il Consorzio Utopia uno stage di arte del movimento con gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli (Direzione organizzativa di Tonino Di Ronza).
Nel 2018 e nel 2019 tiene laboratorio di formazione teatrale presso il Teatro Cinema Barone a Melito di Napoli.
Dal 2016 al 2020 tiene corsi di formazione teatrale e scrittura scenica e drammmaturgica “I Teatri del Bosco” per il progetto ministeriale “Ecomuseo Borbonico” (Associazione Naturarte) destinataria di fondi dal dipartimento della Gioventų della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”. Questo progetto che continua tuttora č in stretta collaborazione con il Dipartimento dell’Universitā di Agraria e “Centro Musa” di Portici. Nello stesso periodo cura anche la formazione dei soggetti diversamente abili ( igiene mentale di Ercolano) in collaborazione con la cooperativa “Il Faro”.
OPERE DRAMMATURGICHE:
“Ritratti di una voce”;
“Immaginario su Cassandra”;
“Xive”;
“Sinfonia donna”;
” Usa Oppression”;
“Maria Maddalena”;
“Le magiche peripezie di Zubulų” e “Lu cunto de li Munacielli” (lavori realizzati per il “Festival Internazionale del Fantastico” diretto dal filosofo Romolo Runcini
“La Siciliana, ovvero la storia di un inciucio”
“Lune”
“Ofelia” (spettacolo di teatro-danza, riscrittura al femminile dell’Amleto)
“Melusina”
“Donne Cartoon”
“La stanza delle bambole”
” Il Castello Incantato”
“Berlin ’39”
“Oltre la barriera del pianto” (un lavoro ispirato ai quadri del Goya tenuto presso il Museo di Capodimonte di Napoli.
“Pan Burlesque”.
Dal 2016 al 2020 come progetto “Ecomuseo Borbonico” in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, con l’Universitā di Agraria Federico II e il centro Musa realizza la rassegna “I teatri del bosco”, un percorso di Teatro storico-itinerante incentrato sulla storia dei borboni realizza i seguenti lavori di drammaturgia:
“Il sogno di un regno” -2017
“Frammentazioni” -2017
“Attraversamenti” all’epoca di Carlo e Ferdinando di Borbone -2018
“Le Stanze” – 2018.
“Ce Steva na vota” – 2019/20
Questi spettacoli sono realizzati tra il Bosco Reale di Portici e la sua Reggia.
REGIE di Daniela Mancini:
” Ritratti di una voce” un lavoro ispirato particolarmente al dramma esistenziale di Jean Cocteau, dove i silenzi, la parola e la danza parlano lo stesso linguaggio completandosi.
” Le magiche peripezie di Zubulų” un lavoro di mimo-danza rivolto a bambini e adulti.
“Parole di Sabbia” un lavoro dedica ispirato al filosofo Romolo Runcini.Una regia che nasce dai racconti e dalle agende private, i disegni e le lunghe chiacchierate con Runcini, studioso del fantastico e fondatore della cattedra di Sociologia dell’arte e della letteratura presso L’Orientale di Napoli.
“Lune” un lavoro di poesie della stessa regista con musica dal vivo( pianoforte). L’ultima poesia č un lavoro di solo corpo e musica.
” La strega di Blair” un lavoro di danza contemporanea ispirato al film documentario sulla leggenda della strega di Blair. Un lavoro che risente anche della tecnica del found footage usato per la realizzazione di tale film. Uno spettacolo in cui la danza e l’elemento video si fondono in un unisono indissolubile.
“Ofelia” uno spettacolo tra le tecniche della danza contemporanea e il teatro-danza. Si tratta di una rilettura dell’Amleto di Shakespeare ri-vista dal punto di vista di Ofelia.
” Quadro capovolto” un lavoro che rappresenta un quadro chiuso nelle percezioni dell’artista, i cui personaggi attraverso le tecniche del mimo e della danza raccontano il desiderio di mobilitā, il sogno di rompere gli schemi fissi e stabiliti dal pittore di essere sempre bloccati in una forma precisa. Sarā la musica a risvegliare quel senso di libertā negatogli dal loro creatore. Si tratta di uno strano viaggio che si svolge nei limiti di una tela pittorica.
“La Bambola” un lavoro di teatro di strada dove il mimo e la danza diventano assieme alla musica gli elementi portanti di tale performance. Si tratta di uno spettacolo quasi mai uguale a se stesso, un lavoro che richiama gli antichi canovacci della commedia dell’arte, ma non il suo linguaggio. Il rapporto interattivo col pubblico diventa parte dello spettacolo stesso.
“Moda Maratea” un lavoro di regia che risente dell’influsso degli abiti, degli scenari naturali, e della direzione musicale di Laura Valente ( seconda cantante dei Matia Bazar). Qui gli spazi vengono ricreati, e le modelle vanno oltre i canoni della solita sfilata di moda. Ogni modella racconta attraverso il corpo e le stoffe una sua emozione, una sensazione, un ricordo. Gli abiti prendono voce oltre la parola, e si tramutano in danza, poesia assoluta.
“La Stanza delle Bambole” un lavoro dove il mimo-danza e le danze col fuoco raccontano assieme alla musica una magia che non ha bisogno di parole per poter incantare.
“Magda” o la donna che veniva dal mare, una storia video che nasce da un sogno di infanzia, o da un racconto mai scritto. Qui il sogno e la realtā si fondono senza ragione. A parlare č il corpo che emotivamente conduce lo spettatore nel suo breve viaggio che va dal Vesuvio al mare. Solo alla fine il personaggio esce dal video e diventa rappresentazione scenica. Poi ritorna il mare, che altro non č che il destino di Magda.
“La Siciliana, ovvero la storia di un inciucio” č un lavoro in dialetto siciliano che racconta il dramma di una ragazza di paese. Un lavoro molto ilare anche nei racconti drammatici. In questo lavoro si č voluto anche raccontare le tradizioni di una cultura che affascina, assieme ai suoi dialetti e alla sua musica. Lo spettacolo inizia con il racconto di un cantastorie e termina con una grande festa, e ballata popolare.
” Sogni di metallo” un lavoro che racconta la bellezza della leggerezza e del dinamismo del corpo come danza e spiritualitā. In scena solo un corpo, una catena di cinque metri, una sedia, una piuma bianca e un video che scandisce assieme alla musica i tempi della sua evoluzione. Un lavoro ricco di simbologie che altro senso non hanno che raccontare la bellezza di certe solitudini interiori, capaci di rendere lieve anche gli aspetti apparentemente pių castrofobici dell’esistenza.
” Melusina” uno spettacolo che viene ricreato, pur mantenendo fissi dei canoni stabiliti di regia e d recitazione, assecondo dei luoghi in cui veniva rappresentato. Non č pensato per essere realizzato a teatro, sempre che, come č avvenuto, che i luoghi del teatro non vengano alterati e ricreati in tanti spazi. Si tratta di uno spettacolo di teatro itinerante, ove la parola si fa musica, e i corpi diventano voce e raccontano l’antica leggenda del mito di Melusina.
” Berlin ’39” uno spettacolo che racconta con la parola, con il corpo, con le emozioni i drammi del nazismo. Le scene sono volutamente scarne quando a raccontare č la parola di Anna Arendt( Daniela Mancini) o quella di Martin Heidegger( Salvatore D’Onofrio). E anche quando il corpo racconta , la scena č affollata solo di pochi oggetti. Le tecniche di movimento adoperate vanno dal mimo al tango. Il lavoro subisce una evoluzione di scene e di trasformismi. Nella prima parte dello spettacolo, a parte il personaggio simbolico del presagio, la storia č raccontata attraverso l’emotivitā della parola. Nella seconda parte la storia raccontata č sempre una storia di nazismo e di amori impossibili, ma questa volta non riguarda pių i due filosofi, ma la storia tragica d’amore tra una ebrea e un generale nazista, che ricorda molto il dittatore di Charlie Chaplin.
” Donne Cartoon” un lavoro che si ispira ai personaggi dei musical americani, anche se lo spettacolo non č un musical. Le storie sono apparentemente drammatiche, ma il genere č assolutamente brillante. Tutto si svolge in un folle carcere femminile di Nashville, dove i racconti avvengono con un linguaggio eccessivo, e non solo attraverso la parola. Le scene sono raccontate anche attraverso mimografie, esibizioni di arte circense, tango e bourlesque.
” Pan Burlesque” uno spettacolo che richiama la forma del teatro itinerante, anche se buon parte dello spettacolo si svolge a teatro. I personaggi sono quelli della Pin up art. Un lavoro che vuole raccontare la bellezza del vero bourlesque, e del sogno di tramutare la banalitā del vivere quotidiano con la rottura di schemi socialmente predefiniti. Sono storie di donne che lottano senza arrendersi avanti a nulla.
” La Regina Giovanna che veniva dal mare” una regia realizzata al Granatello di Portici (2012) per volontā dell’assessorato alla cultura e all’ambiente di Portici, per la serata conclusiva del progetto ” La Festa del Mare”. Uno spettacolo storico itinerante in costume ( costumi di Canzanella) che richiedeva l’utilizzo di pių telecamere e un maxi schermo su cui venivano proiettate in presa diretta le danze che avvenivano in mare sulle tre barche( danze con fiori, danze con acqua, danze col fuoco). La storia raccontata č a due voci. Due voci contrarie, due versioni della stessa storia, quella della regina, e quella di una popolana. La storia che si ascolta sul molo č in contemporanea con il traghettamento delle tre barche in mare. In scena, attori, danzatori, figuranti e sputafuoco .
” Il Giardino delle uova” un percorso di teatro itinerante, che nasce dalla volontā di far combaciare tecniche diverse di rappresentazione scenica che vanno dall’arte del funambolo a quelle del mimo-teatro-danza, dalla giocoleria alla parola. Un lavoro che vuole fare incotrare due culture, quella argentina a quella napoletana, oltre che raccontare la poetica che č dietro la filosofia del cappello tipica del teatro di strada.
“Oltre la barriera del pianto” un lavoro che nasce per le sale del museo di Capodimonte. Una regia svoltasi su commissione nel 2014 per una idea della direttrice artistica del progetto realizzato da Giorgia Palombi. Un lavoro ispirato alla pittura di Goya e ai ritratti realizzati dal pittore per i reali Maria Luisa di Borbone e Carlo V. Uno spettacolo ricco di metafore e poetiche che richiamano alla mente il simbolismo pittorico del Goya. Questo lavoro verrā presentato in diversi spazi museali, e non. Si tratta di una regia di teatro-danza.
” Il sogno di un regno” uno spettacolo storico itinerante in costume che racconta la storia del primo figlio maschio dei reali di Napoli: Maria Amalia e Carlo di Borbone. Uno spettacolo che si svolge nei luoghi dell’orto botanico e del Bosco reale di Portici( un progetto Ecomuseo Borbonico) in collaborazione con il Ministero, l’Universitā di Agraria di Portici, e il Centro Musa.
“Frammentazioni” uno spettacolo di teatro itinerante all’interno del Bosco reale di Portici che racconta la storia dei Borbone attraverso il teatro. Ogni luogo del Bosco diventa teatro. Frammentazioni era l’aspetto teatrale durante un tour turistico in cui si passava da una visione esplicativa dalla storia ad un aspetto piacevolmente illusionistico, ove il gioco del teatro offriva allo spettatore la capacitā dientrare ina scen del passato come fosse il loro presente.
“Attraversamenti” all’epoca di Carlo e Ferdinando di Borbone č uno spettacolo di teatro itinerante in costume che si svolge nella parte superiore del Bosco Reale di Portici. Lo spettatore č invitato ad acutizzare i suoi sensi, dall’udito all’olfatto, oltre che entrare nello spettacolo stesso, diventandone parte integrante. Si tratta di un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, partecipando al passato coe se fosse il presente. In questo disegno registico il mimo, la musica, il teatro e la culinaria fanno parte di una unica architettura teatrale capace di inglobare e valorizzare al suo interno il fascino del Bosco Reale di Portici con la sua storia su i Borbone e i suoi odori.
” Le Stanze”sono uno spettacolo di teatro storico itinerante, ma anche luoghi di scoperta. Ognuna di queste svela un racconto, un segreto, un attimo dilatato nel tempo. Si tratta di un lavoro teatrale incentrato interamentesulla storia dei Borbone, i cui momenti rappresentati simbolicamente da una stanza son cosė diversi; infatti nel tragitto s incontreranno stanze devozionali o tempestose, accattivanti o amorose, aperte sul bosco o chiuse come gabbie dorate. Basta entrare in una sola di esse per scoprire che il loro tempo vive nel passato, e che solo lo spettatore con la sua presenza e apertura all’ascolto ha la capacitā di farlo rivivere in aeternum.
” Ce steva na vota…”č uno spettacolo di teatro itinerante che nasce e si svolge nei luoghi del Bosco Porticse, ove la realtā viene alterata, trasfigurata fino all’improbabile, e lo stesso Bosco diventa un luogo dove si annidano i sogni e si scacciano le paure. I personggi che si incontrano durante il tragitto non aspettano altro che condurre lo spettatore “palillo palillo mmieze ‘e parulelle antiche, comme ‘e radeche e stu vuosco”, e come dice Peppinella interloquendo col pubblico “a ogni pizzo nce truovi nu cunto, o nce truovi nu canto”, capace di risvegliare l’immaginario collettivo e storico attraverso i modi e i tempi della fiaba antica antica. Questo luogo diventa un rifugio di sogni e incanti, come se fosse una cittā dentro la cittā, ove l’impossibile diventa vita, sicuramente una utopia. Lo spettatore č invitato ad entrare in un mondo altro, girarci dentro, osservarlo, fermarsi, ritrovarsi, ascoltarlo, e vivere un tempo che non esiste come se fosse reale. Nel gioco ella rappresentazione, il parlare e l’ascoltare sono sentieri che camminano assieme: ” uocchie e recchie so mascature e chiavi che arapano porte” perchč il ‘cuntare’ č parte essenziale delle nostre tradizioni storiche, sono le nostre radici, il nostro incipit. Lo spettacolo č rivolto ad adulti, bambini, vecchi sdentati, o se preferite a bambini di tutte le etā.
Gli spettacoli e i personaggi interpretati da Daniela Mancini:
“Missing” č il suo primo spettacolo teatrale dove interpreta il ruolo di una adolescente agli estremi della vita, capace di fondere sogni, alcol, prostituzione in un quadro assoutamente surreale e poetico. Nello stesso spettacolo interpreta anche il personaggio di lei-bambina e quello della madre anziana, simbolo delle sue fobie.
In “La voce umana” di J. Cocteau interpreta il ruolo di una donna ferita nei sentimenti al punto di pensare al suicidio come soluzione. Si tratta di un monologo a telefono dove la voce e le pause lasciano intendere chiaramente tutta la discussione tra i due amanti. La telefonata č l’intero spettacolo che passa attraverso le corde emotive di lei.
In “Prima o poi l’amore arriva” di Stefano Benni interpreta il ruolo di un personaggio molto fumettistico e brioso.
In ” Bunker” i monologhi interpretati risentono dei toni di un personaggio assolutamente sopra le righe. Un lavoro in cui il linguaggio del corpo e della parola si fondono in un equilibrio indissolubile. Il personaggio č quello di una sognatrice fuori da ogni contesto reale. Il mimo-danza determina le caratteristiche dei movimenti di scena.
Nella messinscena ” Mahbarata” ( poema epico indiano in tre atti) lo studio del personaggio parte da attenti studi sulla filosofia del movimento ritualistico indiano. In questo lavoro di solo movimento interpreterā il dio Krishna. Un lavoro pensato e diretto da Umberto Serra e Tata Barbalato per gli spazi del vecchio Ospedale degli Incurabili, organizzato dal SISM per la rassegna ” Non solostudio-India in scena all’Universitā”.
In ” Enigmas”, spettacolo del Living Theater, svoltosi il castello Sant’Elmo di Napoli, il personaggio č un corpo tra tanti che si pone sulla scacchiera della vita come enigma. I discorsi sono voci lanciate in attesa di essere accolte. Il vero protagonista č il corpo che diviene microfono di una sua testimonianza filosofica di vita.
In “Parole di sabbia” un lavoro a due voci che seguono il ritmo eccessivo e paradossale del testo. Un testo sul fantastico per Romolo Runcini, interpretato per IL Festival del Fantastico, pesso le sale dell’Istituto filosofico Serra di Cassano, la Feltrinelli di Napoli per la festa degli 80 anni di Romolo Runcini, e le sale del museo Pan in una delle edizioni del Festival del Fantastico con il patrocinio del Comune di Napoli. I testi e la regia sono di Daniela Mancini, oltre che una delle due voci recitanti.
Voce recitante in occasione della presentazione del volume “Linee D’ombra” curato da Romolo Runcini.
In “Caos” interpreta il ruolo di un clown. Si tratta di un lavoro parodico su temi assolutamente drammatici.
In “Doppi-in-Croci” interpreta il ruolo della puttana, definita nel testo di Nunzio Malaparte – LA PELLE- la ‘vergine’. Un lavoro ambientato a Napoli durante la peste del 1943, in cui le scene altamente simboliche e la parola sofferta del ricordo mettono in risalto il contrasto con l’ingenuitā dei soldati americani con la disperazione e corruzione degli italiani sconfitti.
In “Le magiche peripezie di Zubulų” interpreta uno strano personaggio di fantasia che fonde in sč le tecniche del mimo e del clown. Si tratta di uno spettacolo adatto soprattutto a bambini. E’ un lavoro presentato per scelta in ambienti selezionati, quali parchi, borghi storici, scenari di arte architettonica o naturale. Questo lavoro nasce da una idea della stessa Daniela Mancini.
In ” Immaginario su Cassandra” intepreta il ruolo della stessa Cassandra, figlia di Ecuba e di Priamo re di Troia. Sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltā della preveggenza. Un lavoro in cui il corpo racconta oltre la parola attraverso il linguaggio del mimo-danza. Nello stesso spettacolo č anche voce fuori campo.
In “Xive” uno spettacolo ambientato nel pieno della secoda guerra mondiale, intepreta vari personaggi che vanno dal simbolico come nel caso della ‘sposa in rosso’ alla donna chiusa nel suo mondo fantastico di colori e musiche che poi verrā trascinata nella pių cruenti delle realtā attraverso uno stupro da parte di un soldato tedesco. Nello stesso spettacolo č anche voce fuori campo.
In “Sinfonia Donna” č di scena il corpo che ne diventa racconto e tessuto tra alti corpi narranti, Si tratta di uno spettacolo di teatro-danza. Nello stesso spettacolo č anche voce fuori campo.
In “Maria Maddalena” un lavoro in cui racconta i pensieri sottaciuti e taciuti dalla chiesa. Unica interprete di scena in cui racconta i drammi, le dicerie, e il suo amore spirituale e privato per Cristo. Interpreta nello stesso lavoro anche quelo di una siciliana incattivita nei confronti della Maddalena. Un lavoro che si equilibria totamente di scene in cui il narrare diventa predominante sl corpo, ma in altre in cui la parola tace e il corpo racconta.
In ” Intrecci paralleli” spettacolo di danza contemporanea interpreta vari ruoli di mimo-danza.
In ” La Bambola” uno spettacolo che si avvale della strada come scenario( e non solo), in cui gli elementi della maschera, e le tecniche del mimo-danza ne raccontano la poesia. Un lavoro portato un po’ ovunque perchč capace di incantare un vasto pubblico. Questo personaggio ha partecipato a Festival come quello sul Fantastico e Napoli Teatro Festival sessione Rumblas, come a vari spettacoli di teatro di strada per richiesta del comune di Portici per le domeniche ecologiche ( e non solo), e vari borghi del casertano, del beneventano, e della Calabria. Ospitato anche in varie rassegne di danza come al Teatro Nuovo di Napoli, e presso gli spazi dell’Arte Garage diretto da Emma Cianchi, e alla Giornata della danza presso la Mostra d’Oltremare a Napoli, e a Maggio dei Monumenti.
In “Il Castello incantato” interpreta la gatta delle favole, un lavoro scritto e diretto dalla stessa Daniela Mancini per una collaborazione con l’assessorato alla cultura e all’ambiente di Portici. Si tratta di una favola ecologica scritta e pensata per i bambini delle elementari. ” Il Castello Incantato” č un luogo che non tutti possono vedere ma solo i piccoli sognatori dal cuore puro. Un luogo che nasce dai sogni dei bambini, unica salvezza del male storico. Un lavoro interattivo e didattico.
In ” Due partite ” un testo della Comencini in cui interpreta il personaggio di Sara(una pianista molto eccentrica). Un lavoro che mette a confronto due generazioni. Uno spettacolo molto introspettivo che racconta attraverso le discussioni delle madri e poi delle figlie – tra cui Sara – il diverso modo di pensare e quindi lo scacco generazionale di una societā in divenire.
In ” Le Sacrificate ” interpreta il ruolo della Baronessa di Carini, un testo in dialetto siciliano in cui lei ha la possibilitā di raccontare la storia dal suo punto di osservazione. Lei e altri due storici personaggi del passato ( Marozia e Berdardina Pisa ) si trovano in una sorta di limbo, in cui narrano vicendevolmente i loro sogni, le loro passioni, le delusioni e la rabbia per il torto subito. Un dramma raccontato nei dettagli in cui interpreta oltre la Baronessa anche il padre, ricreando il violento dialogo tra i due. Fu uccisa da suo padre perchč colpevole di adulterio, e perciō causa del disonore del buon nome della famiglia. Un lavoro che si completa con maeriale audio visivo.
In ” Storia di… ” un lavoro di danza contemporanea in cui interpreta due personaggi di fantasia. Le tecniche interpretative sono quelle del mimo-danza.
Al Parco dei Principi ( Hotel – Sorrento) in una serata augurale assieme al coro e agli orchestrali del San Carlo di Napoli interpreta attraverso il linguaggio del teatro-danza, per richiesta del regista Pasquale Della Monaco, il personaggio di Anna Pavlova, una ballerina russa degli inizi del XX secolo. Con lo stesso regista interpreterā altri ruoli di solo movimento per la realizzazione di un cortometraggio.
In ” Usa Oppression ” interprea scene di solo movimento, e altre in cui č solo voce recitante. Uno spettacolo in cui il senso della ribellione e dell’oppressione si fondono nel gioco dei personaggi.
“Lune” č un recital di poesia e musica che debutta negli spazi di Villa Signorini a Ercolano, che si completa in scene in cui la parola tace per fare spazio alla metafora del corpo.
In ” Napoli Piazza Garibaldi” partecipa come attrice ad uno spettacolo di teatro presso la Chiesa di Pietrasanta nell’ambito del Fringe Teatro Festival, in cui interpreta vari dei personaggi che popolano la piazza. Un lavoro dove il ritmo del corpo e quello della voce diventano un assolo indissolubile.
Partecipa come interprete di scena in uno spettacolo di Teatro danza all’inaugurazione dell’apertura del Salone Margherita per il progetto ” Emozioni Napoli”
In “Ofelia” uno spettacolo di danza contemporanea interpreta l’angelo nero, capace di vivere in sintonia con Ofelia le sue mutazioni umorali senza poterle contenere, o gestire.
In ” Crossing ” partecipa come mimo ad uno spettacolo di danza contemporanea.
Partecipa come regista e interprete alla rassegna “Omaggio a Pina Bausch” tenutasi nel 2011 presso l’ Arte Garage di Pozzuoli.
In “La Siciliana, ovvero la storia di un inciucio ” interpreta il ruolo di una siciliana vittima di un inciucio di quartiere, capace di tramutare gli eventi in una vera tragedia. Lo spettacolo apparentemente tragico ha momenti di alta comicitā. Un lavoro giocato sul perfetto connubio di corpo emotivo e parola narrante.
In ” Melusina” interpreta il ruolo della madre di Melusina, una figura mitologica antichissima, scritta fra il 1387 e il 1394 dallo scrittore francese Giovanni di Arras. Fa parte delle antiche leggende bretoni. Un lavoro in cui la voce diviene racconto fuori campo, e il corpo unico vero narratore. Si tratta di uno spettacolo di teatro itinerante.
In ” La Stanza delle Bambole” interpreta una bambola attraverso le tecniche di movimento proprio del mimo-danza. Un lavoro itinetantre in cui la parola tace.
In ” Sogni di metallo” di scena č il corpo, che assieme all’uso di pochi oggetti prova a raccontare la leggerezza dell’essere. Una performance di Teatro-danza proposta come prima volta ad una mostra tenutasi all’Accademia delle belle Arti di Napoli nell’anno accademico 2014/15. Un lavoro che si avvale di proiezioni video come unica scenografia.
In “Berlin ’39” uno spettacolo sul nazismo in cui interpreta tre personaggi, uno molto astratto-metaforico, in quanto incarna il ‘ presagio ‘, che apre lo spettacolo stesso. Gli altri due personaggi sono due donne ebree. Nella prima parte dello spettacolo interpreta Anna Arendt , nel finale una altra ebrea. Quest’ultimo personaggio racconta il suo amore per un generale nazista, e lo farā attraverso l’uso del corpo emotivo. Un lavora che fluisce dalle tecniche del mimo a quelle del tango.
In ” Il Giardino delle uova” un lavoro di tearo itinerante in cui si cerca di fondere le tecniche circensi del teatro di strada a quelle del mimo-danza, in cui i personaggi sembrano usciti da un quadro di Marc Chagall.
In “Oltre la barriera del pianto” interpreta Maria Luisa di Borbone ne i quadri del Goya esposti presso il Museo di Capodimonte. Si tratta di un incontro tra parola e corpo, ove il linguaggio emotivo del corpo e dell’espressivitā corporea riesce a raccontare ove la parola si ferma. Un progetto nato nell’anno 2014/15 per il Forum delle culture per la sala museale del Museo di Capodimonte. Lo stesso progetto verrā proposto in altri musei come il Museo Campano di Capua, e ai Musei Campani di Paestum. In questo spettacolo č anche voce recitante fuori campo.
In ” Il Sogno di un Regno”, uno spettacolo storico itinerante, interpreta lo Spirito del Bosco, presso il Bosco Reale di Portici per la Rassegna ” I Teatri del Bosco”. Un progetto in collaborazione con il Ministero, l’Universita Agraria di Portici e il Centro Musa.
Direzioni artistiche di Daniela Mancini:
Nel 2006/2007 cura la direzione artisticadel Teatro Tinta di Rosso presso lo Storico Palazzo Marigliano( centro storico di Napoli).
Nel 2007 cura delle serate artistiche presso Villa Partenope a Portici in collaborazione con l’Associazione Gaia-Commercio Equo Solidale,
Nel 2007/2008 cura la direzione artistica con il patrocinio del Comune di Portici della Rassegna ” Ultimo Teatro” presso ex Cinema Capitol sito nella Villa Comunale di Portici.
A partire dal 2009 fino al 2015 cura la direzione artistca del Festival del Fantastico di Romolo Runcini con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Istituto Filosofico Serra di Cassano.
Ad aprile 2010 cura la direzione artistica ” Omaggio a Pina Bausch” presso il Teatro Instabile di Napoli con la partecipazione di una delle assistenti di Pina Bausch: Beatrice Libonati.
Nel 2011 cura la direzione artistica ” Omaggio a Pina Bausch ” con la partecipazione di una delle sue storiche danzatrici, Nina Dipla.
A febbraio 2012 cura la direzone artistica del progetto ” Carnevale nell’Isola” in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Ischia e i comuni di Barano, Foria, Lacca Ameno.
Nel 2012/2013 cura la direzione artistica della rassegna itinerante ” Il Risveglio delle Muse” svoltasi presso Il Palazzo Venezia ( via Benedetto Croce, Na); Fiume di Pietra ( da Ercolano verso le pendici del Vesuvio); a Sala Ichos ( San Giovanni a Teduccio).
Dal 2013 al 2015 cura la direzione artistica della stagione teatrale a ” Studio Teatro”, piazza San Domenico ( Na). In questi anni e negli anni in cui cura la direzione artista al TeatroTinta di Rosso, crea una rassegna fuori rassegna chiamata ” PubliArt”.
Nel 2014 e nel 2015 cura la direzione artistica della rassegna itinerante estiva tenutasi presso il Palazzo Rinascimentale di Aieta( Calabria).
Da aprile 2017 a gennaio 2020 cura la direzione artista del progetto Ecomuseo Borbonico con la rassegna di teatro storico itinerante ” I Teatri del Bosco” presso il Bosco e la Reggia di Portici.
Fabio Massa
Fabio Massa nasce a Castellammare di Stabia (Napoli) il 24 marzo 1984.
Inizia la sua camera nel 2002 con un ruolo nel film “Rosa Funzeca” di Aurelio Grimaldi presentato al 59° festival del cinema di Venezia In questo stesso anno entra nel cast di alcune puntate della soap “Un posto al sole e successivamente è protagonista di puntata per la fiction “La Squadra”.
Nel 2008 torna al cinema, viene scelto dal regista Pasquale Falcone come co-protagonista del film “Io non ci casco”.
Nel 2011 gira “Estemo Sera” di Barbara Rossi Prudente (selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Roma – sezione Giovani Autori).
Nel 2012 è protagonista di uno spot al fianco di Marco Baldini per il progetto Bambini in Comune… insieme con il Kosovo in collaborazione con il Talent Show Festival e ALB. – Associazione Amici dei Bambini.
Nel 2013 è presente nello spot “Birra Peroni”. Nello stesso anno, è protagonista anche nello spot “Consulsat” per la regia di Valerio Vestoso.
Dal suo libro “Scivolare via come il vento” viene sceneggiato un capitolo sotto forma di cortometraggio dal titolo “L’amore (quello vero)” diretto dallo stesso Fabio Massa, con la partecipazione di Pietro De Silva.
Dirige un nuovo cortometraggio dal titolo “Vicolo cieco”. Vince molti premi nazionali tra cui il Napoli Film Festival 2013 come miglior corto e viene selezionato nella sezione short film corner del Festival di Cannes 2014.
Nel 2013 è anche impegnato in teatro con il musical “Hairspray- a tutta lacca” nel ruolo di Wilbur, con la regia di Stefania Pacifico.
Nel 2014 scrive e dirige insieme a Lucio Ciotola “Vacanz… IERI OGGI & DOMANI”, distribuito da Smc.
Ritorna dietro la macchina da presa per dirigere il corto “Con il bene di sempre”, nel cast Lello Radice e Nunzia Schiano, con le musiche di Sal Da Vinci, vincitore di vari premi nazionali, selezionato per lo “Short film corner” (Festival di Cannes 2015).
Nello stesso anno finisce la lavorazione di un nuovo progetto cinematografico, dal titolo “Aeffetto domino”, di cui è autore, protagonista e regista. Il film viene distribuito nei cinema italiani a marzo 2017 e successivamente viene distribuito all’estero (Romania, Francia, Francia, Romania, India, Canada, California, Cina, Australia, Canada…) riscuotendo molteplici premi nazionali e internazionali.
A maggio 2016 lavora nel doppio ruolo di Fabio/Salvatore nel film “E se mi comprassi una sedia?” di Pasquale Falcone.
Nel 2018 arriva sul set del suo nuovo film scritto con Demetrio Salvi, dal titolo “Mai per sempre”.
Nel 2019 inizia un progetto sociale con l’inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, per il videoclip “Non ci ferma nessuno” del cantante Patrizio Santo. Sempre nel 2019 è coprotagonista nel film “Alessandra” del regista Pasquale Falcone.
Enrica Penza
Inizia giovanissima lo studio della danza Classica seguendo tutto il percorso accademico. Si perfeziona studiando con maestri di fama nazionale e internazionale, in tecnica Classica (Mara Fusco, Gino Lemaire, Victor Litinov, Virginia Vincenti, Rosanna De Sortis), Contemporanea (Irma Cardano, Gabriella Stazio, Sonia Di Gennaro, Matt Mattox, Martin Lumeil), nonché Teatrodanza (Mami Ramoeira). Nel 1990 vince una borsa di studio presso la scuola di Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico di Roma, dove ha l’opportunità di approfondire la tecnica “Luigi”, seguendo lezioni con il suo fondatore Luigi Eugenio Facciuto. Dal 1995 Svolge il ruolo di responsabile e supervisore presso la sede Valtur, dove si occupa della stesura e del montaggio di spettacoli di animazione presso tutti i villaggi italiani ed esteri. Lavora al fianco di Massimo Ghimi, Nancy Brilli , Franca Pagliasotto ed Eric Silgona, con i quali mette in scena famosi Musical (Il Fantasma dell’Opera, Follie Parigine, Aggiungi un Posto a Tavola, Sette Spose per Sette Fratelli, Se il Tempo Fosse un Gambero, Il Libro della Giungla). Negli stessi anni fonda la B.L.C. Ballet, scuola di avviamento professionale alla danza Classica e Moderna, con la direzione artistica di Agostino D’Aloja (primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli). Nel 2000 prende parte alla produzione del Musical “Notre-Dame de Paris” di David Zard, con le musiche di Riccardo Cocciante e i testi di Pasquale Panella, nel ruolo di preparatrice atletica dell’intero cast.
Piera Violante Ruggi D’Aragona
Attrice, regista, doppiatrice, casting director, docente di recitazione e dizione.
FORMAZIONE
Maturità Classica, presso il Liceo “J. Sannazaro” di Napoli. Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne (Federico II Napoli) e in Scienze Turistiche (Università di Faicchio (BN)). Diploma di Formazione quale Esperto Relazionale e Consulente in Terapia Familiare presso l’I.S.P.P.R.E.F. (Istituto di Psicologia e Psicoterapia Relazionale e Familiare) di Napoli. Formazione quale Esperto in Didattica del Cinema e dell’Audiovisivo presso l’A.N.I.C.A. (Roma).
Studia danza classica e moderna con i Maestri Giovanna Schininà, Mario Vecchi, Elena D’Aguanno, Mami Ramoeira, canto lirico e jazz con Jenny Sorrenti, recitazione con Renato Carpentieri, Lello Serao, Giuliana Pisano, Roberto Azzurro, Anita Mosca. Frequenta numerosi stage di aggiornamento e perfezionamento sulla voce con Michelle Millner (Compagnia di Peter Brook), sul corpo con Jos Houben (corpo comico, metodo Jacques Lecoq)), Hassane Kouyaté (Compagnia di Peter Brook), col regista palestinese Ahmad Dokhan, che la sceglie per due dei suoi lavori (“Napoli-Nazareth, Guerre a confronto” e “Andiamo-Yalla”). Studia doppiaggio presso gli Studi Titania di Roma, conseguendo il diploma di terzo livello.
ESPERIENZE
TEATRO:
1999: “La Pillola della Felicità” (Adattamento di “Le pillole d’Ercole di Annequin,Teatro Diana, Napoli, regia di Franco Maione)
2000: “Cane e Gatto” di E. Scarpetta, (Teatro Diana, Napoli, ProcidaEstate 2000)
2002: “Il mio amico Salvatore” di F. Maione (Teatro Salvo D’Acquisto, Napoli, grazie al quale ha vinto il premio Pulcinellarte 2003-2004, CittàTeatro, quale migliore attrice non protagonista)
2003: “21000 giorni”, testo e regia di Pino La Pietra (Teatro Salvo d’Acquisto, Napoli)
2004: “Il Pomo di Eva” di F. Maione (Teatro Acacia, Napoli)
2005: “L’eccezione e la regola” di B. Brecht, regia di Lello Serao e Giuliana Pisano (Teatro Area Nord, Napoli)
2006: “Il Mascherone” di F. Maione (Teatri Area Nord e Salvo D’Acquisto, Napoli);
2007: “Natale con le Stelle” (Teatro Cilea, Napoli) di cui è stata presentatrice e regista
“Con Napoli per l’Eternità – Spettacolo di Strada, di cui è anche autrice e regista, per il Maggio dei Monumenti, Comune di Napoli)
2007-2008: Ha presentato e diretto due edizioni del Premio Nazionale di Poesia “Giochiamo a fare i Poeti” dell’ABC, spettacolo di Piazza Comune di Pisciotta (SA) (Associazione Nazionale Bambini Cerebrolesi).
2010: “Quando vien la sera”, testo e regia di P. Violante (Nuovo Auditorium dell’Immacolata, Napoli)
“Il sonno verticale di Ivan”, testo e regia di Angela Sales (Teatro “Il Primo”, Napoli)
2011-2012: “Due Partite” di Cristina Comencini, regia di Donato Angelosante (Teatro Area Nord, La Perla e Immacolata, Napoli, Teatro dei Marsi, Avezzano (AQ)), “Confessioni d’amore”, testo e regia di Donato Angelosante,
2012-2013: “Suite Granili”, testo e regia di Angela Sales”, con Danilo Rovani (Palazzo de’ Liguoro, BdS Academy, Napoli, Circolo Artistico, Varcaturo (NA)),
“Il tempo di una canzone”, testo e regia di Angela Sales, con Antonio Buonanno e Danilo Rovani (Teatro Il Primo, Teatro De Poche, Napoli).
Ha partecipato, in qualità di narratrice a quattro edizioni del Presepe Vivente del Casale di Posillipo e al Castel dell’Ovo spettacolo di strada, regia di Antonella Manzo.
2014-2015: Ha partecipato al Progetto Internazionale “Moving Cities”, di Emma Dante e Carmine Maringola, presso il Teatro Stabile di Napoli (Mercadante), per la regia di Giuliana Pisano.
2016: Fonda la Compagnia Teatrale “La Pléiade”, con cui produce, interpreta e dirige spettacoli
2017: “Ferdinando” di Annibale Ruccello (Regia di Piera Violante, Complesso Monumentale San Domenico Maggiore, Teatro Arca’s, Napoli)
2018: “Mamma – Piccole Tragedie Minimali” di Annibale Ruccello (Regia di Piera Violante, Teatro Arca’s, Sala Giancarlo Siani – Liceo “G.B. Vico”, Napoli)
1999 ad oggi: Dirige laboratori e corsi di formazione per attori.
2004: fonda la Compagnia di Giovanissimi Attori delle “Briciole di Stelle”.
2006: fonda l’Associazione Culturale “Briciole di Stelle”, che si occupa di Formazione in Arti dello Spettacolo, da cui la BdS Academy di Napoli.
Con la Compagnia di Giovanissimi Attori delle Briciole di Stelle ha diretto anche:
2004: “La guerra inutile” commedia musicale di P. Violante
2005: “Finalmente è Natale” commedia musicale di P. Violante
“Tutti i colori del Cielo” commedia musicale di P. Violante
2007: “El Canto General” drammaturgia di P. Violante ispirata all’Opera di P. Neruda
“Gran Cabaret” di P. Violante
2008: “L’ospite gradito” di P. De Filippo
“Non tutti i ladri vengono per nuocere” commedia musicale di Dario Fo
“1960… Quando vien la sera” commedia musicale di P. Violante
“Fantasognando Disney”, musical di P. Violante
2009: “La vera storia di Cenerentola” di P. Violante (Rassegna Natale dei Borghi, Comune di Napoli)
“La vera storia di Frankenstein” di P. Violante e F. Pellino
2010: “Novecento” di A. Baricco
“Il Re Leone”, musical, libero adattamento di P. Violante
2011: “…E facciamo Plauto, va’”, commedia di P. Violante, L. Dottorini e L. M. Furente, ispirata all’”Aulularia”
– “Processo a Edgar Allan Poe”, commedia noire di P. Violante
2012: “Grand Guignol”, horror comedy di P. Violante, L. Dottorini e L. M. Furente.
– “Omaggio ad Achille Campanile”, testi di Achille Campanile
– “Il Gobbo di Notre Dame”, musical ispirato alla versione Disney, adattamento di P. Violante
2013: “Rumors” commedia di Neil Simon
– “Mary Poppin’s” – Musical
– “Il Naso” di Gogol
– “’O cunto ‘e Natale” commedia atto unico di Piera Violante e Lorenzo Dottorini
2014: “L’Ospite Gradito giunge … quando vien la sera” commedia di Piera Violante e Lorenzo Dottorini
2015: “Omaggio ad Anton Cechov” (cinque atti unici dell’Autore)
– “Omaggio a Feydeau”, pochade, due atti unici, adattamento e regia di Piera Violante.
2016: “Frozen Fantasy”, commedia musicale (testo e regia di Piera Violante e Loris Maria Furente)
– “Da qui all’eternità”, di Loris Maria Furente
2017: “Sister Act” – Musical (Testo e regia Piera Violante e Loris Maria Furente)
2018: “Il Borghese Gentiluomo” di Molière (adattamento e regia Piera Violante e Loris Maria Furente)
– “Coast to Coast” – Commedia musicale (testo di Piera Violante, regia di Piera Violante e Loris Maria Furente)
2019: “La Piccola Città” di Thornton Wilder (regia di Piera Violante e Loris Maria Furente)
CINEMA
2004-2005: “The House of Mysteries” di Bice Benvenuto, regia di Jamie Boyde, (ruolo: Luigia Sanfelice) con Rosa Pianeta, Jenny Sorrenti, Camilla Greene, musiche di Maria Monti, presentato al Roma Film Festival 2008 e al Premio Napoli 2011
2008: “Messia Habib”, corto di Mario Ciardo, regia di Pino Sondelli, con Mark Fiorini,
2016: “Dentro il silenzio”, regia di Pino Sondelli con Stefano Moffa, Stefania Di Francesco, Renato De Rienzo, Gianni Parisi, Riccardo Zinna, menzione speciale al Giffoni Film Festival 2017.
TELEVISIONE
2017: “Torto o Ragione”, RaiUno, quale protagonista di puntata, nella puntata “La Nonna”.
– “+Vicini”, web serie diretta da Pino Sondelli, con Patrizio Rispo
2019: “+Vicini 2”, web serie diretta da Loris Maria Furente, con Patrizio Rispo e Rosalia Porcaro
2021: Spot Voiello
2007 ad oggi collabora con l’Agenzia Cinematografica Studio Emme per la formazione di giovani talenti.
Costanza Boccardi
Diplomata in Regia alla Civica Scuola d’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano (1989), laureata in Lettere e Filosofia (DAMS) presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna (1996), ed ha frequentato il Master di organizzazione teatrale dell’Ente Teatrale Italiano presso il Teatro della Pergola (1997).
Ha lavorato come aiuto regista per Massimo Castri (1989-90) nel progetto Atelier della Costa Ovest e come regista per il Maggio Musicale fiorentino per l’ Histoire du soldat (1991).
Dal 1988 è socia della cooperativa Teatri Uniti dove inizia la sua pluriennale collaborazione come aiuto regista con Mario Martone (La seconda generazione 1988, Terremoto con madre e figlia 1993 e I sette contro Tebe 1996); Andrea Renzi (Una solitudine troppo rumorosa 1996, Le avventure di Pinocchio 2001, Santa Maria d’America 2004, Giorni felici 2013) e Toni Servillo (Natura morta1990, Zingari 1993, Le false confidenze 1998/2005, Tartufo 2000, Trilogia della villeggiatura 2008, Le voci di dentro 2013, Elvira 2016).
In cinema lavora come assistente alla regia per Morte di un matematico napoletano (1992) e L’amore molesto (1995) di Mario Martone; segretaria di edizione per Il verificatore (1995) e L’uomo di carta (1996) di Stefano Incerti e per la parte teatrale di Teatro di guerra (1998) di Mario Martone. Ha curato la direzione del casting per L’uomo in più (2001) e Le Conseguenze dell’amore (2004) di Paolo Sorrentino, Gomorra (2008) di Matteo Garrone, Gorbaciòf di Stefano Incerti (2010), La kryptonite nella borsa (2011) di Ivan Cotroneo, Love is all you need (2012) di Suzanne Bier, Un castello in Italia (2013) di Valeria Bruni Tedeschi, Mozzarella stories (2011), Indivisibili (2015), Il vizio della speranza (2018) di Edoardo De Angelis, Cinque è il numero perfetto (2018) di Igor Tuveri.
Come organizzatrice si occupa di rassegne teatrali e di danza per conto dell’Ente Teatrale Italiano, (progetto Aree disagiate), per la Provincia di Napoli (XII Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, 2005) ed altre organizzazioni. Insieme ad Onorevole Teatro Casertano si è occupata del recupero e della riapertura dello storico Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (1999-2002).
Giuseppina Caracciolo
Docente di scienze motorie e sportive, posturologa, psicomotricista.
Diplomata in educazione fisica presso l’ISEF di Napoli, dal 1978 svolge per due anni attività di collaborazione con il Comitato Regionale FIDAL Campania. Nello stesso anno supera l’esame finale del corso per Istruttore Tecnico del Settore Giovanile FIDAL e,contemporaneamente, consegue la nomina di giudice effettivo del GGG FIDAL di Napoli. L’anno seguente supera l’esame per Istruttore di Handball. Nel 1982 ottiene il premio nazionale come Miglior Ufficiale di Gara della regione Campania. Studia Cinesiologia e Cinesiterapia delle Alterazioni Morfologiche e Funzionali e dal 1980 al 1984 collabora con lo Studio Medico “Moscati” di Napoli in veste di posturologa e psicomotricista. Nel 1984 supera l’esame finale come Ufficiale di Gara Nazionale FIDAL. Svolge più volte incarichi di segreteria nelle manifestazione nazionali dei Giochi della Gioventù e Campionati Studenteschi, riveste il ruolo di Addetto ai Contatti con la Stampa locale e nazionale per la divulgazione dei risultati di manifestazioni di atletica leggera nazionali ed internazionali. Nel 1996 partecipa al corso di aggiornamento sull’Integrazione nel Mercato del Lavoro dei Giovani in situazioni di handicap e socio svantaggiati. Partecipa a vari convegni incentrati sugli aspetti sanitari, tecnici ed educativi delle attività psicomotorie e sportive nell’età evolutiva. Durante il convegno “L’Atletica Leggera dell’Età Evolutiva: sanitari, tecnici ed educatori a confronto” del 2003, viene pubblicato un suo studio sulle tecniche di allenamento della capacità di resistenza nell’atletica leggere in età adolescenziale. Nel 2017 collabora alla messa in scena dello spettacolo “Fatti non foste a viver come bruti”, prodotto di fine anno dell’attività teatrale scolastica dell’I.S. Minzoni di Giugliano, in veste di aiuto regia e coordinatrice dei movimenti scenici. Tale rappresentazione ottiene Menzioni speciali al concorso “Pulcinellamente” e “TeatrEducazione” (Maiori).
Antonio Buonanno
Attore, ha recentemente interpretato il personaggio di Fernando Cerullo, il papà di Lila nella fiction “L’Amica Geniale” in onda su RAI1. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli, allievo di Paolo Giuranna, studia il teatro classico con Mario Santella, la commedia dell’arte e il Teatro dell’assurdo con Lucio Allocca.
Debutta a 22 anni ancora allievo dell’Accademia nell’operetta “Al Cavallino Bianco” con la compagnia del teatro dell’opera di Cuba, l’anno successivo è il protagonista del Romeo e Giulietta prodotto dal Teatro Bellini.
Dopo l’accademia continua i suoi studi con seminari di Giancarlo Sepe, Peppe Sollazzo, Pierpaolo Sepe. Seguono tournée con Francesco Silvestri, Mario Scarpetta, Luigi De Filippo, Armando Pugliese.
Collabora per alcuni anni con la Libera Scena Ensemble sotto la guida di Renato Carpentieri e Lello Serao con i quali prenderà parte anche ad alcune edizioni di Museum.
Partecipa a numerosi spettacoli musicali e di prosa, spettacoli di ricerca e sperimentazione di nuovi autori e nuove drammaturgie ampliando le sue esperienze professionali e artistiche e formative. Dal 2018 collabora con il teatro Tram diretto da Mirko Di Martino come attore
Ettore Nigro
Ettore Nigro si forma come attore nell’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, dove si diploma nel 2006.
Ha perfezionato lo studio attoriale con maestri internazionali come Masaki Iwana, Jos Houben, David Jentgens, Sergeij Tcerckaskij; e nazionali: Paola Tortora, Silvia Calderoni, Dario Giovannini, Domenico Polidoro, Lucio Allocca, Salvatore Cantalupo, Danio Manfredini, Pierpaolo Sepe.
Ettore Nigro dal 2018 è presidente della compagnia ministeriale “Piccola Città Teatro” con la quale ha iniziato un percorso di studio ricerca e produzione di spettacoli teatrali.
Per la televisione ha girato “Il commissario Ricciardi”, “Gomorra 5”, “Un posto al sole”, “Canonico”, “La voce che hai dentro”, “La vita che volevi” ha partecipato a diversi cortometraggi che hanno avuto numerosi riconoscimenti.
Insegna pedagogia teatrale regolarmente dal 2007.